CUNEO CRONACA - Riceviamo: "Buongiorno, siamo il gruppo di cittadini "SOS Cedri" e le scriviamo in merito alla lettera del 20 agosto scorso con la quale lei riscontra formalmente l’avvenuta ricezione delle oltre 5000 firme raccolte contro l’abbattimento dei cedri radicati su piazza Europa.
Intendiamo innanzitutto precisare che noi siamo liberi cittadini che ragionano con la propria testa, non siamo assolutamente oggetto di strumentalizzazione politica e agiamo scevri da pressioni esterne, indifferenti al colore politico di chi, come noi, vuole preservare un patrimonio verde della città.
Siamo, però, consapevoli del fatto che oggi, purtroppo, è prassi comune, quando manca la volontà di trovare soluzioni e alternative, ridurre i problemi a mere questioni politiche - nel senso meno nobile della parola – piuttosto che fermarsi, ascoltare e ragionare, senza rigidi arroccamenti, sulle diverse opinioni, e dare un ascolto che non sia cortesia di facciata ma vero e fruttuoso confronto.
Le emozioni e i sentimentalismi che nutrono il nostro cuore come linfa vitale non ci impediscono di ragionare in modo autonomo e lucido, anzi ampliano la nostra mentalità e ci convincono sempre più che, oggi più di ieri e meno di domani, un ambiente rispettato, preservato e curato, migliora la qualità della vita nostra e di coloro che verranno.
Siamo intimamente e fermamente convinti che i cedri di piazza Europa non sono soltanto alberi, ma costituiscono parte integrante dell’anima della piazza e della zona circostante. Sono un’identità che non può essere calpestata in nome di un rinnovamento studiato in un’ottica di ricambio vegetazionale di piante forti e sane che svolgono perfettamente i loro compiti - come, peraltro, affermato tempo fa dall’agronomo che oggi, per conto del Comune, ne avvalora l’abbattimento – e per una maggiore fruibilità della piazza, in senso commerciale e per eventi.
Relativamente a questi ultimi ci permettiamo di suggerire l’utilizzo della desolante e mal frequentata piazza della Costituzione, cementificata e con le fontanelle a terra perennemente asciutte (perché?) o anche il Parco Parri, dove trovare l’ombra nei mesi caldi sempre più asfissianti è un’impresa titanica.
Per quanto riguarda il rilievo tecnico sulla mancanza di valore legale delle firme raccolte, ribadiamo quanto segue. Siamo sempre stati consapevoli di tale mancanza, ma sottolineiamo che lo spirito della raccolta non era quello di avere valore legale bensì quello di mettere nero su bianco il dissenso e l’indignazione di tantissime persone attente all’ambiente verso l’abbattimento dei Cedri, nel puro spirito di partecipazione e di cittadinanza che ci anima.
Riteniamo che Cuneo e i cuneesi non meritano che venga sprecata l’opportunità di rinnovamento di una zona così importante per la sua centralità - non degradata ma da tempo trascurata e vittima, purtroppo, anche dell’incuria di persone prive di rispetto e senso civico - con progetti datati e solo in apparenza proiettati nel futuro.
Serve un impegno serio per andare oltre gli schemi conosciuti (alberelli, arbusti, fontanelle a terra e giochi per bambini oltre che spianate per dehors e manifestazioni), utili solo a giustificare spese non necessarie. Bisogna avere la volontà di trovare alternative di più ampio respiro, che prevedano la valorizzazione di un polmone verde così prezioso, integrato da altro verde, tale da rendere la piazza un luogo che possa attirare le persone per la sua unicità nel panorama cittadino, alternative che in diverse occasioni sono state portate alla sua attenzione e che consentirebbero, tra l’altro, il mantenimento della superficie verde complessiva attualmente presente in loco.
Non servono tanti alberi sparpagliati qua e là, anche fuori dai confini della piazza, ma servono alberi di qualità, come lo sono i cedri che hanno dimostrato, nel corso degli anni, di essere adatti alle condizioni della piazza.
Certamente può essere più difficile e molto impegnativo agire in tal senso, ma farlo non è impossibile, come dimostrano gli strumenti e le strategie atti allo scopo oggi disponibili e già altrove utilizzati. Questo a nostro avviso sarebbe un vero progetto di pubblica utilità.
Alla luce delle succitate considerazioni, e delle promesse di ulteriori riflessioni fatte alle Associazioni nell’incontro del 7 agosto, ci suona alquanto strano, oggi, apprendere che la Giunta - nella seduta del 29 agosto - ha approvato il PFTE, senza nemmeno attendere, a quanto risulta, la risposta della Presidenza del Consiglio, che aveva sollevato alcune osservazioni sul progetto, alla nota di chiarimenti da Lei inviata il giorno precedente.
In conclusione, auspichiamo che sempre e non solo nei periodi elettorali tutti i cittadini, anche le “minoranze” che la pensano diversamente, siano rispettati, non sminuiti con affermazioni discutibili e impegni di facciata".