CUNEO CRONACA - La prima riunione del Comitato di cooperazione frontaliera Italia Francia ha dato modo ai territori rappresentati di esporre al ministro degli esteri Antonio Tajani e all’omologa francese Catherine Colonna, le questioni più urgenti e pressanti da mettere nell’agenda di lavoro. Ricorrenti nelle parole di chi è intervenuto, il tema dei collegamenti infrastrutturali, della mobilità, della sanità, degli effetti dei cambiamenti climatici e della necessità di più intensi scambi culturali tra i due versanti confinanti. Il territorio cuneese era rappresentato dal Presidente della Provincia Luca Robaldo e dalla Sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, dal Presidente del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) Parco europeo Alpi Marittime Mercantour, Piermario Giordano e dall’onorevole Chiara Gribaudo.
La posizione cuneese, come definita nella concertazione sul territorio nei giorni precedenti, è stata riassunta dal Presidente Luca Robaldo, che ha usato i due minuti a disposizione nella scaletta serratissima degli interventi, per sintetizzare le tre priorità per l’agenda del Comitato di cooperazione. “Dopo il distretto di Torino siamo noi la locomotiva industriale del Piemonte che, da solo, pesa quanto il 10% del Pil italiano”, ha detto Robaldo, quindi la riapertura del valico internazionale del Tenda chiuso da tre anni non può attendere. La seconda urgenza è il tema ambientale e in particolare il rischio idrogeologico. Alluvioni e siccità i due poli del problema. La terza questione invece riguarda le Aree Protette Alpi Marittime, con la richiesta di Robaldo di rendere Parco nazionale, “passaggio indispensabile per saldarsi in una sola cornice internazionale con l’alleanza con il Parco del Mercantour e così costituire la prima area protetta europea di terra tra Italia e Francia”.
Il tema è stato ripreso nell’intervento di Piermario Giordano: “Il Parco europeo Marittime-Mercantour sarebbe la prima area protetta europea Italo-Francese terrestre con una estensione superiore a 200.000 ettari”. Tale realtà, ha continuato Giordano, “darebbe concretezza e attuazione al Trattato del Quirinale”, che nel suo Programma di Lavoro parla della necessità “di favorire il consolidamento del GECT formato dal Parco nazionale del Mercantour e dalle Aree Protette delle Alpi Marittime”. La ministra francese Colonna ha convocato un nuovo incontro del Comitato tra sei mesi e sarà ospitato dalla città di Nizza. Nel frattempo, alcuni “relatori”, individuati tra coloro che sedevano al tavolo di Torino, avranno il compito di approntare il lavoro su singoli e specifici aspetti.
“Il Trattato del Quirinale è uno strumento di collaborazione forte e approfondita che lega Italia e Francia fin dalla sua sottoscrizione nel 2021”, sottolinea il presidente Luca Robaldo. “Abbiamo partecipato a questo primo Comitato di cooperazione frontaliera italo-francese che ne regola le attività e coordina il raggiungimento degli obiettivi. Oltre ai rappresentanti degli enti coinvolti, vi hanno preso parte i ministri degli Esteri italiano e transalpino e i parlamentari dei due Stati, scelti appositamente dalle Camere di appartenenza. Abbiamo affrontato insieme temi che interessano direttamente la nostra Provincia e per i quali stiamo lavorando da tempo. L’auspicio è che questo contesto permetta non solo di condividere le problematiche, ma anche di avviare soluzioni concrete che, di concerto, potranno essere via via individuate”.
Così la sindaca Patrizia Manassero ha commentato l’incontro: “Il tema delle infrastrutture e dei collegamenti è tornato in tanti interventi del territorio sia piemontese sia francese rappresentato a Torino. In linea con la discussione del giorno prima in Consiglio comunale a Cuneo, al tavolo del Comitato è stato detto in modo forte e chiaro che la questione dei collegamenti infrastrutturali, da sud a nord del Piemonte in questo momento è in totale stallo e va affrontata con urgenza. I problemi non sono di rapida soluzione, ma confidiamo nel metodo di lavoro e nella tabella di marcia approntate, per poter vedere presto passi concreti. Anche l’annunciato Osservatorio per valutare le soluzioni dei singoli problemi sollevati dalle varie parti è apprezzabile. Il gruppo di monitoraggio sul colle di Tenda, costituitosi in Provincia, dovrà essere coinvolto”.
“Al tavolo del Comitato ho avuto l’occasione di portare le esigenze sia delle Aree Protette Alpi Marittime sia del Parc national du Mercantour”, spiega il presidente Piermario Giordano. “Nel mio intervento che ha seguito quello del Presidente Robaldo ho evidenziato l’importanza che il nostro Parco venga riconosciuto nazionale. Questo passaggio, sebbene non sia indispensabile, è propedeutico alla costituzione del Parco europeo Alpi Marittime Mercantour i cui soggetti avrebbero “parità di rango”. Una grande area protetta transfrontaliera con il vantaggio della migliore tutela e valorizzazione di uno dei territori a più alta biodiversità del continente e che favorirebbe il turismo e lo sviluppo socio-economico del comprensorio internazionale”.