CUNEO CRONACA - Momento storico nella sede di Confindustria Cuneo, dove è stato firmato l’atto di costituzione della Fondazione Industriali, ente del terzo settore, unico nel suo genere, che si propone di realizzare azioni di elevato valore sociale utilizzando il lavoro come strumento tramite il quale prendersi cura della società, per restituire e creare valore, puntando sulle sinergie tra imprese, istituzioni ed enti no-profit. A sottoscrivere il documento costitutivo, alla presenza del notaio Andrea Ganelli, sono stati i 23 soci fondatori, imprenditori della provincia Granda che, insieme a Confindustria Cuneo, promotrice del progetto, hanno deciso di unire le forze per realizzare iniziative indirizzate a sostenere il mercato del lavoro in chiave di sostenibilità sociale, creando opportunità concrete capaci di includere nel mercato del lavoro chi ne è escluso. Confindustria Cuneo, nello specifico, ha destinato alla Fondazione Industriali parte dell’avanzo di esercizio. 

Figurano tra i 23 soci fondatori della Fondazione Industriali: Giuseppe Braida, Giuseppe Bernocco (Tcn Srl), Maria Raffaella Caprioglio (Umana Spa), Mariano Costamagna (ImCos Due Srl), Matterino e Valentina Dogliani, Stefano Frandino (Sedamyl Spa), Alessandro Gino (Gino Spa), Paolo Giuggia (Giuggia Costruzioni Srl), Bruno Mazzola (Abet Laminati Spa), Andrea Merlo, Paolo Merlo, Giuseppe Miroglio, Gianluca Oliva (Prato Nevoso Spa), Giuseppe Pacotto e Marcella Brizio (Tesisquare Koinè), Roberto Rolfo (Rolfo Spa), Matteo Rossi Sebaste (Golosità dal 1885 Srl), Emiliano Paolo Rosso (Cuneo Lube Srl), Bartolomeo Salomone (Ferrero Spa), Gianfranco Sorasio (Eviso Spa), Paolo Spolaore (San Pio Società Cooperativa Sociale), Serena Tosa (Tosa Spa), Giovanni Viglietta (Viglietta Matteo Spa) e Confindustria Cuneo. Sostengono il progetto come soci partecipanti Alberto Biraghi, Claudio Costamagna (Europlast Srl), Federica Rossi (Ferwood Spa) e Michelin Italiana Spa. 

Con una dotazione iniziale di 1,3 milioni di euro, la Fondazione Industriali si pone l’obiettivo di favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle fasce più fragili della popolazione, organizzare attività di formazione per le nuove generazioni, incentivare la parità di genere e proporre attività di valorizzazione della cultura d’impresa e del lavoro. I percorsi della Fondazione si concentreranno inoltre sulla gestione di emergenze occupazionali, sulla promozione del volontariato aziendale e sull’integrazione di persone in situazioni di svantaggio, come gli stranieri o i detenuti, anche attraverso la creazione di percorsi formativi e di inserimento lavorativo capaci di determinare un impatto positivo sul territorio.  

Il socio fondatore Confindustria Cuneo, nel ruolo di promotore, ha indicato Giuliana Cirio come presidente. Laureata in Economia aziendale e giornalista pubblicista, dal 2015 è direttore generale di Confindustria Cuneo, prima donna a ricoprire tale incarico nella storia dell’Unione industriale cuneese. Ricopre anche il ruolo di vicepresidente del Centro Servizi per l’Industria Srl ed è direttore editoriale dell’house organ “Made in Cuneo”.

Nel Cda della Fondazione Industriali, che peraltro rispetta le normative sulla parità di genere, figurano anche Mariano Costamagna, Valentina Dogliani, Alessandro Gino, Paolo Giuggia, Giuseppe Miroglio, Roberto Rolfo, Matteo Rossi Sebaste e Serena Tosa. I dottori commercialisti Gianmarco Genta e Daniele Robaldo (supplente) costituiscono l’organismo di controllo. 

Il presidente della Fondazione Industriali, Giuliana Cirio, ha dichiarato: «Sono molto grata agli imprenditori della provincia di Cuneo per aver pensato che io sia la persona giusta per portare avanti un progetto così nobile e ambizioso. Credo fermamente che il loro coraggio e la loro generosità, grazie al lavoro di una squadra competente e appassionata, saranno ricambiati da risultati fino a pochi mesi fa impensabili. Quante volte di fronte a evidenti storture, impossibilità e difficoltà, anche incomprensibili, ci siamo domandati: ma non c’è qualcuno che possa fare qualcosa? Pensiamo alle persone migranti che vivono situazioni di difficoltà e che potremmo includere con il lavoro, a chi sta scontando una pena e vorrebbe darsi una nuova possibilità, alle donne costrette a rinunciare ad un’occupazione per prendersi cura di bambini o anziani. Ecco, Fondazione Industriali nasce proprio per intervenire in casi come questi. Il nostro fine è “curare” la società utilizzando il lavoro, che noi intendiamo come lo strumento principe per far sì che ciascuno possa sentirsi realizzato, possa vedere la propria dignità rispettata e trovare il posto giusto nel mondo. Dobbiamo sempre ricordare che senza libertà dai bisogni, almeno quelli essenziali, non esiste dignità: creando progetti legati al mondo del lavoro, rendiamo ciascun individuo più libero di autodeterminarsi. Il grande numero di imprenditori che ha creduto nella Fondazione Industriali fino dall’inizio ci restituisce l’immagine di un territorio sano e ricco di valori, consapevole che fare impresa non è solo business, ma impatto positivo sulla società».

Per maggiori informazioni: fondazioneindustriali.it.