CUNEO CRONACA - Riceviamo e pubblichiamo: "In questi giorni di agosto 2024 abbiamo fatto un sopralluogo sui lavori della tratta 2.6a dell’Asti-Cuneo e abbiamo constatato che ben poco è stato fatto in questi sette mesi di cantiere. La tratta Verduno-moncone di Cherasco si conferma un'opera che viene purtroppo solo posticipata. Alleghiamo fotografie per documentare un ambiente incontaminato che fra due anni non vedremo più.
Da altre foto, si può rilevare che: è stato demolito il Molino Roggeri e altre due case limitrofe; sono iniziate le costruzioni delle piattaforme per i piloni dei viadotti/sovrappassi e un rilevato di riferimento del percorso; il concessionario prevede di realizzare la tratta in 900 giorni dall’inizio lavori (data non indicata).
Che dire? Inizialmente il concessionario aveva scritto che per completare il lotto 2.6a ci sarebbero voluti 30 mesi (mal contati 900 giorni). Quando fu evidente che in 30 mesi non sarebbe stato possibile rispettare la scadenza delle elezioni regionali, cara al presidente Cirio, la Società si affrettò a dichiarare che ce l’avrebbero fatta in 15 mesi. Ora, ad elezioni passate, la previsione è tornata ai valori iniziali: 900 giorni. Ossia, mese più mese meno, estate del 2026.
Del Lotto 2.5, ossia di tutti i lavori di ripristino della Tangenziale di Alba, si sono perse le tracce. L’ultima notizia è che la pratica sia ferma al Ministero in attesa di approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale. Poiché pare che l’Asti-Cuneo torni all’ANAS a fine concessione, non ci stupiremmo che la Tangenziale restasse così com’è.
Non vale la pena commentare".
Il Direttivo dell’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero