CUNEO CRONACA - Regalare per un giorno tempo, competenze e impegno alle associazioni del territorio, per arricchire la comunità in un processo circolare di confronto e scambio. Lo faranno da fine settembre, per più di due mesi, oltre cento dipendenti di Banca di Cherasco, sia della sede centrale sia delle filiali, grazie a un progetto di volontariato aziendale ideato e promosso dagli stessi lavoratori.

Un anno fa Banca di Cherasco aveva lanciato tra i collaboratori il concorso di idee “Green Team” per sviluppare progetti innovativi legati a sostenibilità ambientale e sociale, inclusione, trasparenza. Risultato: 25 idee presentate da gruppi composti da 2 a 4 dipendenti, con tre progetti premiati e in corso di realizzazione; nella sezione “benessere della collettività” aveva vinto l’idea di volontariato aziendale che ora entra nel vivo: prevede una giornata di lavoro in ufficio, ma “donata” alle onlus che si sono date disponibili a collaborare con l’Istituto di Credito Cooperativo.

Le realtà coinvolte: a Bra la cooperativa Aghav che gestisce un centro diurno per disabili, poi la mensa sociale Caritas e l’emporio solidale della parrocchia San Giovanni, oltre al progetto Compitando, che offre sostegno scolastico alle famiglie in difficoltà; a Cherasco i dipendenti di Banca di Cherasco aiuteranno la casa di riposo e l’associazione Il Sorriso con il suo centro di aggregazione; a Frossasco nel Torinese è stata coinvolta la Caritas (sia con l’emporio degli abiti usati sia per la consegna dei pacchi alimentari ai meno abbienti) mentre a Sommariva Bosco i dipendenti della Banca saranno impegnati nell’orto sociale messo a disposizione delle fasce più deboli della popolazione.

Il Presidente di Banca di Cherasco, Giovanni Claudio Olivero, spiega: “Più della metà dei dipendenti di questo Istituto ha scelto di svolgere attività di solidarietà con questa iniziativa, anche se molti di loro sono già volontari nel tempo libero. Ci saranno benefici per loro, per il datore di lavoro, per gli enti del terzo settore coinvolti. Per la Banca è una questione di responsabilità sociale legata alle nostre radici mutualistiche e cooperative. L'idea di “prestare” per un giorno i dipendenti per attività di volontariato rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione tra il mondo del lavoro e le necessità della comunità, nello spirito cooperativo che ci contraddistingue da oltre 60 anni. Aiutando gli altri sviluppiamo la capacità di ascoltare il prossimo. Siamo una Banca che mette al centro la relazione e sappiamo che il volontariato può regalare felicità”.

“Nella società e nelle imprese cresce sempre più la sensibilità ai bisogni sociali, per questo abbiamo voluto che il 2024 fosse per questa Banca l’anno della sostenibilità – aggiunge il Direttore Generale Marco Carelli, che ha aderito al progetto di volontariato aziendale, così come i due Vice Lorenzo Crida e Danilo Rivoira -. I collaboratori di Banca di Cherasco da un lato mettono a disposizione della comunità il proprio impegno e le proprie competenze, dall’altro faranno un’esperienza che può cambiare il modo di vedere le cose, rafforzando lo spirito di collaborazione. Banca di Cherasco ha sempre ritenuto fondamentale investire non solo nel sostegno economico, ma anche nella promozione attiva del cambiamento sociale e culturale. Con un impatto positivo sulla cultura aziendale”.

In questo modo l’impegno nei confronti della comunità si trasformerà, fino a novembre, anche in volontariato attivo, soprattutto per quanto riguarda il supporto alle persone in difficoltà. Ad agosto, inoltre, Banca di Cherasco ha lanciato il “Social fund - Sosteniamo il sociale”: un’iniziativa a favore degli enti del terzo settore, con un plafond di un milione di euro a disposizione degli enti del terzo settore che possono accedere a condizioni agevolate sui finanziamenti, favorendo l'accesso alla garanzia pubblica all'80% del Fondo Centrale di Garanzia, attiva fino a fine anno.

Ancora Olivero e Carelli: “È importante per Banca di Cherasco che la responsabilità sociale d'impresa vada anche al di fuori dei confini dell’ambiente di lavoro e dei servizi finanziari che eroghiamo a Soci e clienti, contribuendo al benessere delle comunità in un modo diverso dal solito che mette al centro le persone e le relazioni”.