CUNEO CRONACA - Lunedì 16 dicembre ad Asti, in corso Dante 22, aprirà una nuova filiale della Banca di Caraglio, evento che segna l’ingresso dell’istituto di credito cooperativo in una nuova provincia del Piemonte, la terza dopo quelle di Cuneo, territorio di origine della Banca, e di Torino, oltre alla consolidata presenza nelle vicine province liguri di Imperia e Savona. Nel cuore della città, a pochi passi da piazza Vittorio Alfieri e non distante dagli uffici comunali, questa nuova filiale si presenta come un punto di riferimento fondamentale per i residenti e le attività locali; sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, per operazioni di sportello, dalle 8,30 alle 13,20, e per attività di consulenza, dalle 8,30 alle 13,20 e dalle 14,30 alle 16,50.

“Questa nuova apertura rappresenta il primo passo della Banca di Caraglio nella provincia di Asti ed è un tassello importante nello sviluppo dell’istituto sul territorio regionale; costituisce, infatti, la naturale continuazione del percorso di espansione che ci ha visti crescere in modo graduale e sostenibile, sempre nel totale rispetto dei principi di cooperazione, solidarietà e attenzione al territorio – dichiara Livio Tomatis, Presidente della Banca di Caraglio –. Asti, con il suo vivace tessuto produttivo e la sua ricca tradizione culturale, incarna perfettamente i nostri valori e noi desideriamo continuare a promuovere un modello di banca vicino alle persone, alle imprese e alle comunità locali, valorizzando le peculiarità del territorio e sostenendone lo sviluppo economico e sociale. Siamo pronti, quindi, ad affrontare questa nuova sfida con la convinzione di poter contribuire positivamente al benessere della comunità locale, offrendo servizi bancari di qualità e costruendo relazioni autentiche. Ringraziamo le autorità locali per l’accoglienza che fin da subito ci hanno dimostrato, siamo motivati ad intraprendere con il territorio astigiano un cammino che ci auguriamo possa essere proficuo e duraturo”.

La Banca di Caraglio nasce nel lontano 1892. Creata con l’intento di sostenere lo sviluppo delle comunità locali, oggi la Banca, che si appresta a chiudere il suo 133° anno di attività, continua a mantenere saldo il legame con i territori di operatività ed è sempre più parte integrante dei loro tessuti socio-economici.