CUNEO CRONACA - San Francesco cominciò a comporre nel 1224, dettando a Frate Leone, a causa di una malattia agli occhi, i primi ventidue versi del suo celebre Cantico delle creature. Questo testo, scritto in un volgare umbro, scevro dai tratti più fortemente dialettali, offre uno sguardo nuovo, attento alla sostanza di segno in ogni cosa reale, dal volo degli uccelli allo sguardo dell’amato, e dopo ottocento anni il suo messaggio resta ancora attuale.

L’omaggio al Cantico delle creature che la rassegna sui carnet de voyage, CuneoVualà, intende proporre, suggerisce una consonanza impensata: scrivere e disegnare un carnet in cammino è come un’esperienza di pellegrinaggio, di profonda meditazione interiore custodita su pagine ad acquerello, grafite e chine.

Il Cantico è ricordato anche come la prima opera della letteratura volgare italiana, e la particolare forma d’arte del carnet de voyage rientra pienamente nel genere letterario di viaggio, in cui figure e parole sono cesellate insieme.

Da queste premesse parte l’appuntamento annuale con gli appassionati e gli interpreti del carnet di viaggio, richiamati a Cuneo in concomitanza con la Fiera Nazionale del Marrone grazie alla 12ª edizione della rassegna CuneoVualà, organizzata dalla Fondazione Peano su ideazione e cura di Ivana Mulatero.

La rassegna CuneoVualà ha consolidato la sua qualità nel corso delle dodici edizioni, guadagnando credito tra i professionisti del settore e attestandosi come una rara iniziativa nel panorama italiano, interamente dedicata alla conoscenza e alla valorizzazione del carnet de voyage.

Cuneo è diventata il centro italiano dedicato alla promozione di questa forma d’arte, sviluppandosi in sinergia con manifestazioni internazionali come “Il Rendez-Vous du Carnet de Voyage” di Clermont Ferrand e nazionali come “Matite in Viaggio” di Mestre e “Palermo dal mare”, con la collaborazione di Alliance Française di Cuneo e dell’Association Il Faut Aller Voir, nonché grazie alle convenzioni formative con scuole piemontesi.

Dal 19 ottobre 2024, la Sala Ipogea della Fondazione Peano accoglie la mostra collettiva “IL TACCUINO DEL PELLEGRINO: Santi, uomini e bestie sui cammini”, un’esposizione di disegni, video e carnet de voyage. Le opere sono state realizzate da autori che hanno risposto alla call lanciata dalla Fondazione Peano.

L’edizione 2024 di CuneoVualà è dedicata al Taccuino del Pellegrino, rilanciando il tema del viaggio come esperienza di salvezza materiale e spirituale, arricchita da note artistiche, storiche e di costume.

I carnet esposti ripercorrono i cammini italiani e mondiali, dai secolari passaggi dei santi alla Via Francigena, fino a sentieri calabresi, lucani e il "Itinerarium Rosalie" in Sicilia. Le opere riflettono su itinerari sacri e raccontano scoperte in terre lontane, come India e Australia.

Nella Sala Soprana è inoltre allestita la mostra personale del carnettista ferrarese Roberto Cariani, intitolata “Per le strade del mondo. Acquerelli, chine e carnet”, che mette in relazione i taccuini realizzati in Cina con gigantografie e dettagli di monasteri e templi.

La collettiva coinvolge una cinquantina di autori italiani e stranieri, oltre 200 studenti del Primo Liceo Artistico di Torino e del Liceo Artistico “Buniva” di Pinerolo, presentando disegni legati ai cammini reali e immaginari compiuti dai pellegrini.

La rassegna CuneoVualà rimarrà aperta fino al 17 novembre 2024, da giovedì a domenica, dalle ore 15.30 alle 18.30, con ingresso gratuito.