CUNEO CRONACA - La valle Varaita si prepara, tra Natale e Capodanno, a un intenso fine settimana all'insegna della cultura, della fotografia e della riflessione ambientale. Da venerdì 27 a domenica 29 dicembre, Bellino e Pontechianale ospitano una serie di appuntamenti che intrecciano arte, natura e comunità nel segno della quarta edizione del microfestival “Riscopriamo le nostre terre perdute”, che è dedicato quest’anno al tema dei “Ponti”.

 

Il programma si apre venerdì 27 alle ore 16: presso l'Auditorium del Museo del Tempo e delle Meridiane di Celle di Bellino è in programma la proiezione del documentario “People of the cypress” di Giacomo Agnetti, che esplora la cultura del legno in Patagonia attraverso lo sguardo di un team di biologi. Alle 18, negli stessi spazi, un importante talk affronterà il tema “Uomo e ambiente: un difficile equilibrio tra sfruttamento e conservazione”. Interverranno esperti di diversi settori: Cinzia "Fanny" Dutto, scrittrice per passione, montanara nel cuore e autrice di libri in cui vengono raccontate storie di chi in montagna vive, lavora, è tornato o non si è mai allontanato; Maria Molinari, antropologa dell'Università di Torino che studia i nuovi e spesso invisibili abitatori delle terre alte appenniniche; Maurilio Paseri, referente tecnico della Riserva della Biosfera transfrontaliera MaB UNESCO del Monviso con alcuni eco-attori della Riserva; Enrico Testa, fotografo naturalista che da anni percorre gli angoli più caratteristici e panoramici della valle Varaita, presentandoli sui canali social con il nickname @valle_varaita_photo; Marco Bonavia, dottore forestale che collabora allo Sportello Forestale dell’Unione Montana Valle Varaita, un punto di riferimento territoriale per le politiche di gestione della “risorsa bosco” in Valle Varaita; Arianna Di Paolo del nascente Consorzio Turistico Valle Varaita. La moderazione sarà a cura di Giulia Guardavilla, presidente dell'associazione Terreoltre. La giornata si conclude con un apericena curato da Monica Gazzera ed Ennio Belzuino della locanda L’Enventoour. Il giorno successivo, sabato 28 dicembre, il Rifugio Alevé di Pontechianale ospita due ulteriori interessanti appuntamenti. Alle ore 16, Livio Partiti dialoga con Linda Cottino e presenta il suo libro “Una parete tutta per sé. Le prime alpiniste: sette storie vere”, pubblicato da Bottega Errante Edizioni e nel quale racconta le pioniere dell'alpinismo femminile. La presentazione del libro è fatta in collaborazione con la rassegna Alevè libre, dell’omonima associazione culturale. A seguire, alle ore 17.30, sarà proiettato “Bergfarth” di Dominique Margot, un documentario che riflette sul lento cambiamento del turismo montano, invitando a riscoprire l'essenza più profonda dei luoghi dopo anni dominati dal concetto di turismo di massa. Nei tre giorni, da venerdì a domenica, nella locanda L’Enventoour è esposta la mostra “Go East, where the skies are blue. Il turismo di comunità in Kirghizistan come laboratorio di democrazia”, un reportage fotografico di Emiliano Negrini.

Il microfestival “Riscopriamo le nostre terre perdute” si occupa dell’Italia delle aree interne, un arcipelago di esperienze uniche, ovunque diverse e simili, quasi sempre però inconsapevoli l’una dell’altra. Tutte sono caratterizzate da un arcobaleno di valori e difficoltà che pare cambiare pochissimo da un luogo all’altro: la tenacia del rimanere, il sogno di ritornare, la fatica, spesso improba, del farcela nel tempo.

Ciò che più di tutto serve è allora creare le condizioni perché restanti, ritornanti, residenti e abitatori periodici diventino comunità e crescano, economicamente prima di tutto. Perché ciò accada le comunità sparse devono entrare in contatto, scambiare tra loro esperienze, costruire saperi e consapevolezze per aiutarsi, darsi esempi, ma anche per raccontare la possibilità di una vita nell’arcipelago a chi, per scelta o per obbligo, vive la metropoli. Ciò che serve più di tutto sono nuovi ponti. Ciò che serve è favorire lo sviluppo di un’economia che permetta a queste comunità di produrre e di crescere secondo i valori che le fondano. Un’economia che contribuisca alla diffusione di una maggiore consapevolezza su forme di produzione più sostenibili sotto il profilo sociale, economico e ambientale.

“Riscopriamo le nostre terre perdute” è l’appuntamento annuale più importante dell’associazione culturale Terreoltre, fin dalla sua nascita patrocinato e scientificamente sostenuto da Touring Club Italiano, Associazione Riabitare l’Italia, Fondazione Museo Storico del Trentino e altre realtà territoriali e nazionali attente a temi quali turismo e turistificazione, contrasto allo spopolamento delle aree interne, nuove prospettive di sviluppo per i territori, produzioni e microproduzioni dal basso. Il Parco del Monviso e la Riserva della Biosfera transfrontaliera MaB UNESCO del Monviso hanno concesso il patrocinio all’iniziativa.

Il microfestival si struttura in più tappe nel territorio interno italiano, sono tre in programma nel 2024, ognuna delle quali si caratterizza per l’uso di linguaggi diversi come reportage, fotogiornalismo, documentarismo e narrazione, ma anche talk, arte, musica. Privilegiando sempre la concretezza alla fama, cercando di dare voce a chi va concretamente sul campo a studiare e documentare i fenomeni e dando spazi, anche piccoli, di racconto e diffusione. In un rapporto diretto e personale con il pubblico.