CUNEO CRONACA - "Desidero che i nostri giovani si lascino visitare, anzi si lascino amare da Dio!". Con queste parole il vescovo Mons. Cristiano Bodo si rivolge alla comunità della diocesi di Saluzzo, annunciando che l’anno pastorale 2024/2025 sarà dedicato ai giovani. «C’è un momento - spiega Mons. Bodo -, quello della Santa Cresima, l’ultimo “impegno” che viene richiesto dal Catechismo, in cui i nostri ragazzi si trovano di fronte ad una scelta: continuare oppure no a partecipare attivamente alla vita della comunità, ad alimentare la propria fede di cristiani, a testimoniare ed annunciare la Parola di Dio». 

L’idea di dedicare un anno pastorale ai giovani nasce dal desiderio di Mons. Bodo di avvicinare le generazioni più giovani alla figura di Gesù, invitandole a lasciarsi appassionare da Lui e ad accoglierlo nella propria vita. Affinché ciò sia possibile, sottolinea il Vescovo, «la nostra Chiesa deve avere dei testimoni che aiutino i giovani a lasciarsi amare da Gesù».

Nella lettera pastorale indirizzata alle comunità della diocesi, Mons. Bodo invita ad avere fiducia: anche chi si sente distante dalla fede o crede di non averne bisogno può provare a fidarsi e affidarsi, per sperimentare qualcosa di nuovo che, chissà, potrebbe rivelarsi un’esperienza capace di sorprendere e fare del bene.

Da settembre 2024 a luglio 2025, la Chiesa saluzzese propone alcune iniziative dedicate ai giovani, con eventi di formazione e condivisione nei vari contesti della loro vita quotidiana.

In preparazione al Giubileo, la Pastorale Giovanile organizza incontri dedicati ad adolescenti e giovani, i quali andranno a Roma i primi nel ponte del 25 aprile, i secondi a cavallo di luglio e agosto 2025. A supportare questo cammino verso il Giubileo ci saranno anche i missionari salesiani, che porteranno nelle varie fraternità la “Croce dei giovani” fatta realizzare appositamente dal Vescovo.

L’Azione Cattolica di Saluzzo propone un corso di formazione sociale articolato in tre incontri, dedicati a temi di grande attualità: la partecipazione alla vita comunitaria, la rivoluzione digitale e l’influenza dei social media nelle vite dei giovani. 

«L’intenzione è quella - ha spiegato don Dario Ruà, che coordina il progetto - di riflettere insieme e lavorare su argomenti legati alla vita comune, all’animazione, alla musica, ai social e allo sport. Queste iniziative, realizzate in forma laboratoriale e con mezzi il più possibile coinvolgenti per i giovani, sono un modo per concretizzare il desiderio di avviare processi di vera e propria partecipazione del mondo giovanile nelle comunità. Saranno occasioni preziose per giovani e meno giovani per mettersi alla prova, formarsi e crescere».

“Gesù è Amore; Gesù è il nostro, anche il tuo, Dio. Egli ci ama, ti ama, davvero! Gesù ci cerca, ti cerca! Perché Gesù è innamorato dell’uomo, è innamorato di te!”. Questo l’augurio che il Vescovo rivolge ai giovani nella parte finale della sua lettera pastorale, esortandoli ad aprire il cuore alla gioia, all’amore, alla speranza, alla pace, alla fratellanza. Leggere il Vangelo, pregare, incontrare altri giovani, lasciare un segno: ecco i piccoli passi che Mons. Cristiano propone di fare, uno alla volta, per avvicinarsi un po’ di più a Dio, sul modello di Carlo Acutis che, da ragazzo semplice e normale quale era ha deciso di fidarsi di Gesù, dimostrando che è possibile condividere l’amore di Dio con semplicità, rendendo straordinario l’ordinario di tutti i giorni.